durazzo-bari / diario di bordo della nave vlora

porto di bari, alle quattro ci troviamo al terminal crociere per osservare dalla terrazza lo stesso orizzonte che, nel 1991, delineò la sagoma della prima grande nave di profughi che approdò in italia, la vlora. partita da durazzo, la vlora raggiunse bari l'8 agosto 1991.
23.000 albanesi si riversarono sul molo. le istituzioni della città di bari, colte impreparate, utilizzarono gli autobus di linea dell'amtab per trasportare, in una colonna infinita di mezzi, i profughi nello stadio della vittoria, non lontano dal porto.
la situazione all'interno dello stadio precipitò immediatamente.
le voci si accavallano, quello che successe all'interno dello stadio resta un racconto dai colori accesi e violenti, che fa pensare al romanzo cecità di saramago.
mentre centinaia di uomini e donne esauste si calava dagli spalti, o si faceva soccorrere alle porte dello stadio dalle ambulanze, la percezione di quello che accadeva dentro era parziale, confusa.
attorno allo stadio venne velocemente a crearsi un nuovo cordone, contenuto da quello delle forze dell'ordine che presidiavano il piazzale: erano quelli che erano riusciti ad uscire da quello che veniva raccontato come un inferno.
oltre la polizia, c'era la città di bari.
lasciati soli dal governo a fronteggiare l'emergenza, i baresi organizzano spontaneamente una raccolta di vestiti, alimenti, generi di prima necessità, in una catena umanitaria formidabile.
la maggior parte dei profughi albanesi furono poi rimpatriati a bordo di aerei militari C-130.

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